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La Corte de’ Buffoni

Portfolio Categories: Giullari and Musici.

La Corte De Buffoni - LogoLA STORIA
A.D. MMVII (2007), secolo più secolo meno. Un gruppo di giovani amanti del medioevo e della recitazione, decide di cominciare a raccogliere all’interno di un “tomo” canzoni, poesie, stornelli e quant’altro uscisse dalle loro menti di appassionati di simulazione di vita medievale. Di lì a poco cominciano a essere effettuate delle prove, per puro diletto, ma con l’impegno e la serietà di chi deve affrontare un vero spettacolo. Mancava solo lo spettacolo. Così iniziano, quasi per caso, le esibizioni dell’associazione culturale The Jesters’Court. In breve la passione diventa studio, ricerca e attenzione ai dettagli: le canzoni e i testi vengono scritti secondo criteri stilistici e linguistici simili a quelli vigenti nell’Italia comunale, sempre con la libertà di interpretare un’arte popolare e goliardica. Anche l’associazione cambia nome e si presenta oggi come La Corte de’ Buffoni.

LO SPECTACULUMUSICA
SpectaculuMusica, questo facciamo. Il nostro spettacolo non è solo musica, non è solo recitazione, non è solo canto, è tutto questo insieme, ma soprattutto relazione e interazione con il pubblico.
Parti recitate si alternano a musiche e canti in un racconto che dalle gesta di dame e cavalieri, arriva alle traversie di giullari e avventurieri, passando per umili spaccati di vita popolare: un modo diverso e divertente di vivere la storia medievale, una narrazione che coinvolge tanto i Buffoni quanto gli spettatori.
Lo spettacolo, di durata variabile, si adatta a essere svolto su un palco, per strada, in una loggia e ovunque vi sia la voglia e la curiosità di assaporare la follia de La Corte de’Buffoni. Il nostro repertorio comprende canti, stornelli, recite, ballate, danze, poesie e pezzi in prosa. I pezzi proposti sono originali, scritti da noi secondo canoni linguistici consoni al periodo rievocato (per lo più XII-XIV secolo) e musicati da noi con melodie adatte a far rivivere negli spettatori le emozioni e le sensazioni di una festa medievale, sia di corte, sia di piazza. Non disdegnamo comunque di rivisitare brani di grande fama storica come In taberna quando sumus, Bache bene venies, Tempus est iocondum dei Carmina Burana, o Per tropo fede talor se perigola e A l’entrada del temps clar.

I PERSONAGGI
- Gabriel Lorcann (Luca B. Checchinato) è “lo menestrello” dei Buffoni, l’ugola d’oro che intona tutte le canzoni della Corte, per lo più su melodie da lui composte. L’irlandese è l’anima della compagnia e il suo brusco motivatore, ma i suoi metodi si raddolciscono verso la bella Shamila, di cui è invaghito. Suona il liuto italico e la tamorra e, ovviamente, canta.
- Romhilde (Romy Carra) L’usignolo dei Drakkar, dall’aspetto docile, ma dal carattere fiero, ha viaggiato a lungo dalla nativa e fredda Upsalla alla ricerca di un gruppo di artisti degni della sua voce, capace di scatenare guerre e ammansire tempeste. Nel frattempo si è unita alla Corte… dove canta e all’occorrenza suona vari strumenti.
- Giustaforca delli Guai (Loris Fabrizi) Giullare dalla lingua sciolta e dal piglio contestatore, Giustaforca non balla, suona a mala pena ed è meglio se non canta, ma è l’autore di quasi tutti i testi. Se sentite gridare in piazza certamente è lui… quello rosso e blu, diffidate dall’originale, si dice che sia immortale. Nella Corte recita, declama, presenta le canzoni.
- Shamila Almohadi (Valentina Fodale) Dice di essere la figlia di un sultano fuggita in Europa in cerca della sua strada. Strada che l’ha condotta nella Corte, dove, con la sua cultura da erudita d’oriente e i suoi leggiadri movimenti, sta cercando di educare alla saggezza un gruppo di rozzi e sgraziati Buffoni. Shamila danzatrice orientale, suona il tamburello, la tamorra, i cimbali e a volte (quando le va) duetta col menestrello.
- Edward “Eddo” Mc Duglas (Fabio Sinnona) “Eddo sona lo tambura sanza cangiar mai sembiante…” recita il rondeau dedicato all’impassibile percussionista irlandese. Il suo muso duro e il suo volto monoespressivo hanno provocato non pochi problemi “diplomatici” alla Corte, ma un simile compagno vale bene il rischio. Suona il tamburo, il bohdran, le nacchere e la tamorra.
- Malasorte (Giuseppe Modena) La storia di Malasorte rimane celata nel mistero, ma il suo nome la dice lunga. Salvato da Giustaforca prima che venisse linciato, questo giullare dai modi gentili e d’aspetto delicato è una delle colonne portanti della Corte, grazie al suo impegno e alle sue numerose competenze. Fa il giocoliere, l’attore, suona flauto e ciaramella.
- Giovanni Leonardo della Ghirlanda (Giovanni Sinnona) Vagando di notte da solo e ubriaco, con indosso solo delle braghe e una ghirlanda di fiori secchi, si presenta in modo altezzoso ai Buffoni come “lo nobile messere Giovanni Leonardo… della Ghirlanda” ed esige di venire omaggiato con un liuto. Impensabile per la Corte lasciarsi sfuggire un tale fenomeno.

 

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La Corte de’ Buffoni – Il nostro video spot

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