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Castrum Montis

Portfolio Categories: Compagnie di rievocazione.

Castrum MontisIl Gruppo Castrum Montis, nasce e si immerge nella realtà vissuta dalla popolazione di Castellamonte sette secoli or sono, dedicandosi allo studio e alla rappresentazione di un’era antica. Tuttavia, oltre alla capacità rievocativa, il Gruppo sta perfezionando lo studio e l’applicazione di numerose attività praticate nel XIV sec. La guida naturalistica, specializzata nella conoscenza delle erbe Mediche, rappresenta l’erborista, ruolo essenziale nelle comunità medioevali per le pratiche di medicina, di scienza e delle arti magiche che venivano praticate in modi ed occasioni diverse, poiché con le erbe le levatrici, le fattucchiere, le maghe e gli speziali preparavano pozioni ed unguenti che procuravano sollievo e guarigioni, ma anche l’amore o la morte. Il Team di Combattimento, che si esibisce in duelli scenici di scherma Medievale. Il Cacciatore con Tiro dell’Arco Antico.

Questo Gruppo, giovane, intraprendente e pieno di entusiasmo sta ricercando nuove suggestioni, di cui una colpisce particolarmente per la sua unicità, la ricerca dell’oro. Infatti Luca Peinetti, esperto in Combattimenti, fin dall’età di 6 anni fu portato dal padre con la sorella Sara sulle rive del torrente Orco e, da padre in figlio, fu trasmessa questa passione che va avanti da generazioni, ed è talmente abile che divenne Campione del Mondo nella ricerca dell’oro, all’età di soli n 12 anni e fu presentato giovanissimo in TV a DOMENICA IN per questa sua singolare capacità, che oggi, nell’ambito del Gruppo, assume un significato ancora più profondo poiché questa attività venne praticata, in questi luoghi, fin dall’epoca Romana e tramandata di generazione in generazione fino a noi, mantenendo l’uso di attrezzi antichi, e tecniche manuali che richiedono abilità e perseveranza, oltre ad una particolare attenzione.

Cristina, Elena, Sara e Maria si ingegnano a riprodurre, esclusivamente con i materiali del luogo, cestini ricavati dai legni della zona, stoviglie di coccio, tessuti e torce di sego lavorate a mano e tappeto a nodi.
Tutti, infine, organizzano giochi semplici, divertenti, ispirati alla consuetudine di socialità dei tempi trascorsi, privi di qualunque tecnologia, ma ricchi di profondi significati simbolici come l’amicizia, la lealtà, la gioia di stare insieme sentendosi parte integrante del proprio Paese, vicini alla gente senza cattiveria né aggressiva competitività. Eppure questi esercizi fisici, questi allenamenti, l’abitudine alla vita dura, priva delle moderne comodità abituò le popolazioni antiche a difendere la propria casa, la famiglia, il territorio dalle continue violenze e sopraffazioni dei più prepotenti e forti signori, spesso predatori stranieri, così come dalle continue scorrerie di bande armate.

Tuttavia questo impegno costante che rappresenta la filosofia e la curiosità che anima il Gruppo deve, giustamente estendersi e far conoscere concretamente come si viveva nei tempi antichi. Per questo si sta apprestando un percorso turistico e culturale nelle zone verdi e selvagge che si trovano non lontano da Castellamonte dove, seguendo sentieri ricchi di felci e fiori, in quel sottobosco in cui si alternano passaggi fitti di vegetazione e radure soleggiate si possano creare punti di ristoro, in cui si possano assaggiare le tipiche “miasse“ di farina di castagne condite con miele e lardo, ed altre specialità tramandate per sette secoli. Poi si prosegue, accompagnati dai rievocatori in costume che illustrano storie e favole Medievali, accompagnati talvolta dal rullo cadenzato dei tamburi, si incontrano altre zone dedicate alla tessitura, al confezionamento di abiti e corazze, di utensili e di armi, di cui artigiani o combattenti spiegano con semplicità la pratica di mestieri ed abilità cadute in disuso. Si incontreranno luoghi in cui ci si esercita al duello ed altri in cui si possono praticare giochi di cui vengono spiegate le regole che fanno parte di tradizioni perdute. Si racconterà come la corsa all’oro non sia soltanto la leggenda dei cercatori Americani, ma ancor prima quella delle nostre genti che abitavano lungo i fiumi a noi vicini. Verrà anche allestito un accampamento in cui si rivivrà l’autentica vita di campo, verrà acceso il falò, fonte di protezione e di calore, luogo di preparazione dei cibi e di ritrovo, nel buio della sera.
Ci si immergerà in un mondo, in una realtà che ritorna, in una magia senza tempo, poiché lo spirito dell’uomo è senza tempo. Così, partendo da un sogno ritorniamo alla vita della collettività, al ricordo ed al rispetto di chi, prima di noi, ha abitato queste Terre, ha combattuto e sofferto, ha amato e lavorato costruendo giorno per giorno ciò che, oggi siamo NOI.

Il Gruppo collabora anche con altri rievocatori. Tra le collaborazioni più solidi e “antiche” c’è un altro giovane gruppo di Castellamonte (sia come anno di fondazione sia come età media dei partecipanti): I Tamburi di Porta Traxia, gruppo di tamburi medievali. Questa collaborazione ci vede spesso insieme nelle rievocazioni e non è insolito vedere i due Gonfaloni camminare appaiati.

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